Come si riconoscono i tumori oculari
I tumori oculari rappresentano una malattia rara per l’oculistica e sono responsabili dell’1-2% dei decessi per tumore.
Il tumore più frequente è il melanoma, da non confondere con il melanoma della pelle, che può colpire tutte le parti dell’occhio e in particolare la coroide, il tessuto che riveste all’interno l’occhio; in questo caso si parla di melanoma della coroide, il tipo di tumore oculare più frequente. A oggi l’incidenza, cioè il numero di nuovi casi in un anno, è di 350-400 casi; per questo motivo il melanoma è considerato una patologia rara.
I Centri specialistici che si occupano dei tumori oculari sono pertanto pochi in italia e in Europa. Proprio perché si tratta di una patologia rara la prevenzione non è efficace e risulterebbe molto costosa. La possibilità di avere centri nazionali altamente specializzati come quello del Galliera (insieme a quello della Clinica oculistica dell’Università di Padova e quello della Clinica oculistica dell’Università Cattolica all’ospedale Gemelli di Roma) garantisce in modo rapido ed efficace la presa in cura dei pazienti inviata da medici oculisti.
La diagnosi viene effettuata con una visita oculistica completa e con l’ecografia oculare; per completare l’inquadramento diagnostico viene anche effettuata una angiografia (esame con liquido di contrasto) chiamata oCT, la cosiddetta TAC dell’occhio.
I melanomi oculari sono tumori maligni e possono pertanto disseminarsi nel corpo e dare metastasi, principalmente al fegato. A oggi le possibilità di cura prevedono soprattutto la radioterapia, che permette di distruggere in modo pressoché completo il tumore all’interno dell’occhio; questo permette di non dover sacrificare l’occhio e poter mantenere, in modo differente da caso a caso, la vista.
La radioterapia può essere eseguita direttamente sull’occhio mediante l’applicazione di placche di rutenio radioattivo, utilizzate presso il nostro ospedale (presso il centro di Padova vengono utilizzate anche quelle di iodio radioattivo).
Inoltre la radioterapia viene svolta mediante il trattamento con i protoni accelerati; questo genere di radioterapia viene effettuato grazie a una convenzione con il Centre Antoine Lacassagne – Cyclotron Biomedical di Nizza in Francia. L’alternativa terapeutica alla radioterapia è quella chirurgica, che prevede l’enucleazione – cioè l’asportazione in toto dell’occhio – cui fa seguito una chirurgia plastica ricostruttiva.
Altre patologie oncologiche rilevanti sono i tumori secondari che derivano da un tumore presente in altra parte del corpo (tipicamente il tumore della mammella nella donna e il tumore del polmone nell’uomo).
È molto importante sottolineare che accanto all’attività dello specialista oculista si è sviluppata una collaborazione interdisciplinare con i medici oncologi, i chirurghi , i radiologi, i radiologi interventisti e i genetisti che compongono il DMT – Disease Management Team – vale a dire un gruppo di lavoro che ogni settimana valuta in modo interdisciplinare tutti i casi di tumore oculare.
Il DMT a oggi è da considerare lo strumento più efficace di cura per un malato oncologico.